• IL FUOCO, L'ACQUA E LA FIDUCIA
    (6 giugno 2017)C

    C'era una volta il fuoco che brucia,
    c'era anche l'acqua e poi la fiducia.
    Nella foresta entrarono insieme
    e declamavano frasi supreme.

    Il fuoco disse con tono sapiente:
    "Se io mi perdo in questo frangente
    mi cercherete là dove c'è il fumo
    perché sono lì, così io presumo".

    E l'acqua disse: "Se anch'io mi perdo
    e tante gocce in giro disperdo,
    dov'è umidità ci sta anche l'acqua
    che lava ogni cosa e quindi risciacqua".

    Poi la fiducia così dice loro:
    "Amici miei cari io tanto vi adoro,
    se anch'io mi perdo in ansia non state
    e adesso un po' l'attenzione prestate:

    Si sa, la fiducia, è cosa assai seria
    concreta non è, neanche è materia.
    Non serve cercarmi di qua o laggiù:
    una volta perduta non mi avrete più.

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    C'era una volta il Fuoco, l'Acqua e la Fiducia che insieme andavano dagli uomini, ma ad un certo punto incontrarono una fitta foresta e per
    attraversarla ognuno disse all'altro nel caso si fossero smarriti.
    Il fuoco disse: Se dovessi perdermi cercate il fumo perché dove c'è fumo c'è fuoco!
    L'acqua disse: se dovessi perdermi cercate l'umidità perché dove c'è umidità c'è l'acqua!
    Allora la fiducia disse: Se io dovessi perdermi non cercatemi più, perché una volta persa non mi trovereste più (Anonimo).


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  • COME IL GABBIANO
    (26 aprile 2017)

    Non ci badare se gli occhi accecati
    solo il tuo limite fanno apparire,
    se non dai retta potresti scoprire
    cuore e intelletto tuoi nobilitati.
     
    E scoprirai quindi ciò che già sai,
    e imparerai finalmente a volare.
    Come il Gabbiano potresti viaggiare
    così la tua vita possiederai.

    ----------

    Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello
    che conosci già, allora imparerai come si vola (da 'Il Gabbiano Jonathan Livingston' - Richard Bach, 1970).



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  • L’INCENDIO
    (16 marzo 2017)

    L'incendio è scoppiato là nella foresta.
    Han tutti paura, compreso il leone.
    Dirige la fuga tra la confusione
    e scappano tutti, nessuno più resta.

    Un colibrì solo, con tanta premura,
    per spegnere il fuoco ha tanto da fare,
    avanti ed indietro e mai riposare.
    Nel becco una goccia e tanta paura.

    "Che fai? Tu non cappi?" Gli chiede il leone.
    "Io spengo l'incendio, qui devo restare".
    "Con quella goccetta? Che pensi di fare?",
    sogghigna il leone con un po' d'irrisione.

    E il colibrì mentre continua a volare:
    "Mio caro leone io fo la mia parte.
    Infatti non serve restare in disparte,
    se scoppia l'incendio si deve domare".

    Se ognuno facesse una piccola parte!
    Non serve fatica, e neanche dispendio.
    Proviam tutti quanti a spegner l'incendio,
    salviamo la Terra, quest'opera d'arte.

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    C'era un incendio in una foresta e mentre tutti gli animali fuggivano un piccolo colibrì volava in senso contrario con una
    goccia d'acqua nel becco.
    "Cosa credi di fare?" gli disse il leone.
    "Vado a spegnere l'incendio" rispose il colibrì.
    "Con una goccia d'acqua?" disse il leone con un sogghigno di irrisione.
    Ed il piccolo colibrì proseguendo il volo rispose:"Io faccio la mia parte".
    Facciamo anche noi la nostra parte, proviamo a spegnere l'incendio della pazzia umana: la guerra nel mondo.
    Diventa anche tu un colibrì della pace.



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